Rein­tro­du­zio­ne del prez­zo unico del libro – un spet­ta­co­lo pie­to­so per il con­su­ma­to­re

Nella prima set­ti­ma­na della ses­sio­ne pri­ma­ve­ri­le, il Con­si­glio degli Stati ha eli­mi­na­to le ul­ti­me di­ver­gen­ze per una nuova legge che re­go­la il prez­zo dei libri. L’e­co­no­mia è co­ster­na­ta da que­sta de­ci­sio­ne in­com­pren­si­bi­le. Vi è da spe­ra­re che il Par­la­men­to ri­fiu­ti que­sto inu­ti­le e co­sto­so pro­get­to nelle vo­ta­zio­ni fi­na­li.
​L’e­co­no­mia ri­co­no­sce che i libri sono un pre­zio­so bene cul­tu­ra­le. Tut­ta­via, l’a­bo­li­zio­ne del prez­zo del libro quat­tro anni fa ha mo­stra­to che i libri non de­vo­no es­se­re tu­te­la­ti da un car­tel­lo sui prez­zi. Non si è as­si­sti­to né ad una morìa di li­bre­rie e nem­me­no ad una ri­du­zio­ne della va­rie­tà cul­tu­ra­le.

Il com­mer­cio di libri è un mer­ca­to ben fun­zio­nan­te che non ne­ces­si­ta di nes­su­na re­go­la­men­ta­zio­ne sta­ta­le. La rein­tro­du­zio­ne del prez­zo unico del libro equi­var­reb­be ad un’ in­giu­sti­fi­ca­ta in­ge­ren­za da parte dello Stato nella li­ber­tà eco­no­mi­ca – un car­tel­lo sta­ta­le. Que­sto è un passo pe­ri­co­lo­so verso l’e­co­no­mia pia­ni­fi­ca­ta e co­sti­tui­sce un pre­ce­den­te pe­ri­co­lo­so per altri set­to­ri.

Le let­tri­ci e i let­to­ri do­vreb­be­ro in fu­tu­ro pa­ga­re mag­gior­men­te per l’ac­qui­sto di libri. L’au­spi­cio che il prez­zo unico valga anche per i libri ac­qui­sta­ta­ti in in­ter­net è as­sur­do. Que­sta re­go­la­men­ta­zio­ne co­strin­ge­reb­be sem­pli­ce­men­te gli of­fe­ren­ti stra­nie­ri ad au­men­ta­re i loro mar­gi­ni per le ven­di­te in Sviz­ze­ra. La stes­sa cosa di­ca­si per i gran­di edi­to­ri este­ri. Loro sa­reb­be­ro i gran­di vin­ci­to­ri della rein­tro­du­zio­ne del prez­zo unico – alle pic­co­le e sim­pa­ti­che li­bre­rie di quar­tie­re non re­ste­reb­be un gran­ché.

La palla è an­co­ra in mano ai par­la­men­ta­ri. Vi è da spe­ra­re che essi ri­fiu­ti­no il 18 marzo, in vo­ta­zio­ne fi­na­le, la rein­tro­du­zio­ne del prez­zo unico del libro e de­pon­ga­no così una chia­ra te­sti­mo­nian­za a fa­vo­re della li­ber­tà eco­no­mi­ca.