No al­l’i­ni­zia­ti­va po­po­la­re con­tro la pe­na­liz­za­zio­ne del ma­tri­mo­nio

Il suo nome è se­du­cen­te e il suo obiet­ti­vo – abo­li­re la pe­na­liz­za­zio­ne del ma­tri­mo­nio – giu­sto. E tut­ta­via, il pro­get­to che è posto in vo­ta­zio­ne il 28 feb­bra­io 2016 de­v’es­se­re re­spin­to sulla base di con­si­de­ra­zio­ni di prin­ci­pio.

Se­con­do gli am­bien­ti eco­no­mi­ci, que­sto pro­get­to non è prio­ri­ta­rio. La pe­na­liz­za­zio­ne del ma­tri­mo­nio si ap­pli­ca oggi a circa 80 000 cop­pie spo­sa­te a dop­pio red­di­to a li­vel­lo del­l’im­po­sta fe­de­ra­le di­ret­ta. I can­to­ni l’han­no es­sen­zial­men­te abo­li­ta. Al­cu­ne cop­pie di pen­sio­na­ti  sono an­co­ra in­te­res­sa­te.

No­no­stan­te il suo nome pro­met­ten­te, l’i­ni­zia­ti­va «Per il ma­tri­mo­nio e la fa­mi­glia» non con­tri­bui­sce a mi­glio­ra­re la con­ci­lia­zio­ne tra la vita la­vo­ra­ti­va e quel­la fa­mi­lia­re. Essa ri­du­ce a ma­la­pe­na gli in­cen­ti­vi inop­por­tu­ni che fanno in modo che non sia in­te­res­san­te per il se­con­do co­niu­ge – ge­ne­ral­men­te la donna – svol­ge­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va o au­men­ta­re il tasso d’oc­cu­pa­zio­ne. Que­sto sa­reb­be in­ve­ce molto im­por­tan­te per l’e­co­no­mia. So­prat­tut­to con­si­de­ra­to un mi­glior uti­liz­zo del po­ten­zia­le di ma­no­do­pe­ra in­di­ge­na, di­ve­nu­to ur­gen­te con l’ac­cet­ta­zio­ne del­l’i­ni­zia­ti­va «con­tro l’im­mi­gra­zio­ne di massa». A ciò va ag­giun­to che l’i­ni­zia­ti­va po­po­la­re «Per il ma­tri­mo­nio e la fa­mi­glia» ce­men­te­reb­be un si­ste­ma fi­sca­le sfa­vo­re­vo­le per i part­ner che de­si­de­ra­no la­vo­ra­re di più. Gli am­bien­ti eco­no­mi­ci non pos­so­no so­ste­ne­re que­sta idea.

Vi è inol­tre la que­stio­ne del fi­nan­zia­men­to. Que­sto pro­get­to la cui at­tua­zio­ne co­ste­reb­be tra gli 1 e i 2,7 mi­liar­di di fran­chi gio­ve­reb­be solo a un pic­co­lo nu­me­ro di con­tri­buen­ti. Gli am­bien­ti eco­no­mi­ci au­spi­ca­no per­tan­to che si pri­vi­le­gi l'a­do­zio­ne di mi­su­re più de­ci­si­ve per il be­nes­se­re del no­stro paese. Que­ste mi­su­re vanno verso ri­for­me fa­vo­re­vo­li alla piaz­za eco­no­mi­ca, al man­te­ni­men­to e alla crea­zio­ne di im­pie­ghi e dun­que orien­ta­te alla cre­sci­ta e alle en­tra­te fi­sca­li. La sop­pres­sio­ne della pe­na­liz­za­zio­ne del ma­tri­mo­nio non ap­por­ta nes­sun con­tri­bu­to in pro­po­si­to. eco­no­mie­suis­se re­spin­ge dun­que l’i­ni­zia­ti­va sotto que­sta forma, in que­sto par­ti­co­la­re mo­men­to.