Legge sul CO2: in pe­ri­co­lo una pro­te­zio­ne del clima vo­lon­ta­ria ed ef­fi­ca­ce

​L’A­gen­zia del­l’e­ner­gia per l’e­co­no­mia e la Fon­da­zio­ne Cen­te­si­mo per il Clima si im­pe­gna­no con suc­ces­so da anni a fa­vo­re delle mi­su­re vo­lon­ta­rie di pro­te­zio­ne del clima nel­l’e­co­no­mia. Esse hanno per­fi­no su­pe­ra­to gli obiet­ti­vi fis­sa­ti nella legge sul CO2. Ora, le mi­su­re vo­lon­ta­rie ven­go­no ab­ban­do­na­te nella re­vi­sio­ne in corso di que­sta legge. Le due or­ga­niz­za­zio­ni ri­ten­go­no che sia loro do­ve­re pren­de­re po­si­zio­ne sulle con­se­guen­ze di un cam­bia­men­to del si­ste­ma.
Le emis­sio­ni di CO2 sono state ri­dot­te di oltre 4 mi­lio­ni di ton­nel­la­te al­l’an­no, gra­zie alle azio­ni del­l’A­gen­zia del­l’e­ner­gia per l’e­co­no­mia (AEnEC), della Fon­da­zio­ne Cen­te­si­mo per il Clima (FCC) e della con­ven­zio­ne si­gla­ta dal­l’in­du­stria del ce­men­to. Su una base vo­lon­ta­ria, le im­pre­se for­ni­sco­no così un con­tri­bu­to mag­gio­re alle aspet­ta­ti­ve degli obiet­ti­vi di Kyoto, ad un costo par­ti­co­lar­men­te basso. Pa­scal Gen­ti­net­ta, pre­si­den­te del­l’AE­nEC, ha spie­ga­to il 28 marzo a Zu­ri­go che l’at­tua­le pro­get­to di legge sul CO2 gira le spal­le a que­sti prin­ci­pi, che hanno mo­stra­to la loro ef­fi­ca­cia. “Le de­ci­sio­ni delle Ca­me­re fe­de­ra­li crea­no una legge che al­lon­ta­ne­rà la pro­te­zio­ne del clima dalla real­tà. Essa avrà l’ef­fet­to di sta­ta­liz­za­re la pro­te­zio­ne del clima e di ren­der­la più cara e meno ef­fi­ca­ce sul piano eco­lo­gi­co”.

Armin Eber­le, di­ret­to­re del­l’AE­nEC, ha di­chia­ra­to che il mo­del­lo at­tua­le delle con­ven­zio­ni di ri­du­zio­ne delle emis­sio­ni è fa­vo­re­vo­le sia sul piano eco­no­mi­co sia in ter­mi­ni di pro­te­zio­ne del clima. L’o­biet­ti­vo è stato su­pe­ra­to di circa un terzo. Que­sto si­ste­ma, ba­sa­to su mi­su­re vo­lon­ta­rie, è ora mi­nac­cia­to. Spet­te­rà allo Stato fis­sa­re il vo­lu­me delle emis­sio­ni per ogni im­pre­sa e de­ter­mi­na­re quali azien­de pos­so­no es­se­re esen­ta­te dalla tassa, senza tener conto del­l’a­spet­to eco­no­mi­co o del­l’o­rien­ta­men­to delle mi­su­re. Que­sto avreb­be pure un’in­ci­den­za sulle oltre 1000 PMI che par­te­ci­pa­no at­tual­men­te al pro­gram­ma del­l’AE­nEC. “Se il Par­la­men­to op­tas­se per una re­go­la­men­ta­zio­ne top-down che esclu­da gli stru­men­ti at­tua­li, si­mi­li ini­zia­ti­ve per pre­pa­ra­re l’e­co­no­mia sviz­ze­ra ad un fu­tu­ro che uni­sca suc­ces­so eco­no­mi­co ed eco­lo­gi­co sa­ran­no sof­fo­ca­te”, ha di­chia­ra­to Hans-Ul­ri­ch Bi­gler, vi­ce­pre­si­den­te del­l’AE­nEC.

Con un fran­co sup­ple­men­ta­re è pos­si­bi­le, al­l’e­ste­ro, ri­dur­re cin­que volte di più le emis­sio­ni di CO2 che non in Sviz­ze­ra. La FCC è stata crea­ta pre­ci­sa­men­te per poter ri­dur­re le emis­sio­ni di CO2 al di fuori della Sviz­ze­ra. Que­sta or­ga­niz­za­zio­ne su­pe­re­rà così il pro­prio obiet­ti­vo di ri­du­zio­ne delle emis­sio­ni per il pe­rio­do dal 2008 al 2012 (11,7 mi­lio­ni di ton­nel­la­te per i cer­ti­fi­ca­ti di Kyoto e 2,7 mi­lio­ni di ton­nel­la­te per la ri­du­zio­ne delle emis­sio­ni in­di­ge­ne). A que­sto si ag­giun­ge che, con­tra­ria­men­te ad altri paesi, il suo si­ste­ma è fi­nan­zia­to se­con­do il prin­ci­pio di cau­sa­li­tà, come ha spie­ga­to David Syz, pre­si­den­te del Con­si­glio di fon­da­zio­ne della Fon­da­zio­ne Cen­te­si­mo per il Clima. In fu­tu­ro anche que­sto stru­men­to sarà re­le­ga­to in se­con­do piano. “Fis­san­do un obiet­ti­vo di ri­du­zio­ne delle emis­sio­ni da rag­giun­ge­re at­tra­ver­so mi­su­re rea­liz­za­te uni­ca­men­te in Sviz­ze­ra, il Par­la­men­to non ac­cor­da fi­du­cia al com­mer­cio in­ter­na­zio­na­le delle quote d’e­mis­sio­ne e mi­nac­cia la con­clu­sio­ne di un ac­cor­do in­ter­na­zio­na­le sul clima”, ha di­chia­ra­to Marco Berg, di­ret­to­re della FCC.

I rap­pre­sen­tan­ti del­l’AE­nEC e della FCC hanno di­chia­ra­to di voler fare di tutto in fu­tu­ro af­fin­ché la Sviz­ze­ra rag­giun­ga obiet­ti­vi am­bi­zio­si nel campo della pro­te­zio­ne del clima. Sia que­st’ul­ti­ma, sia l’ef­fi­cien­za ener­ge­ti­ca de­vo­no es­se­re pro­mos­se. Le due or­ga­niz­za­zio­ni op­ta­no per una legge che non perda di vista i bi­so­gni e le pos­si­bi­li­tà delle im­pre­se e non esclu­da a prio­ri so­lu­zio­ni ef­fi­cien­ti. In que­st’ot­ti­ca, i due stru­men­ti vo­lon­ta­ri - l’AE­nEC e la FCC - hanno mo­stra­to il pro­prio va­lo­re. Il mondo po­li­ti­co deve te­ner­ne conto.