Acciaio riciclato anche senza prescrizioni statali
Da sempre l’acciaio è un materiale da costruzione e da produzione fondamentale, che gioca un ruolo essenziale nelle infrastrutture, negli edifici, nei veicoli e nelle macchine. In Svizzera il volume d’acciaio pro-capite è di circa 8 tonnellate per abitante. Ogni anno vi si aggiungono 350 chili per abitante, mentre 190 chili di acciaio diventano rottami di acciaio – ad esempio a causa dei lavori di manutenzione e ripristino degli edifici. È precisamente qui che si inserisce l’acciaieria Gerlafingen, con un rodato modello di successo. Questa impresa si è specializzata nella valorizzazione dei rottami, facendo in modo che il ferro contenuto nell’acciaio possa venir riutilizzato.
L’estrazione dell’acciaio attraverso un processo di riciclaggio necessita il 70% di energie in meno ed emette l’85% di CO2 in meno, rispetto alla sua produzione originaria.
I vantaggi dell’acciaio riciclato sono evidenti: qualità elevata e tutela dell’ambiente
L’acciaio pulito – è ancora visto come una contraddizione da molte persone. Questo materiale viene spesso considerato un prodotto inquinante dell’industria pesante e non un prodotto riciclato che ottimizza le risorse. L’acciaio riciclato può presentare le stesse caratteristiche dell’acciaio prodotto partendo dai minerali di ferro, o acciaio grezzo, a condizione che il processo avvenga in maniera rigorosa – soprattutto per i processi di separazione, di fusione e di laminaggio. L’acciaio riciclato presenta svariati vantaggi che hanno un impatto positivo sull’ambiente: l’estrazione di acciaio attraverso un processo di riciclaggio necessita il 70% di energia in meno ed emette l’80% di CO2 in meno, rispetto alla produzione originaria dell’acciaio, come ci spiega Daniel Aebli, direttore dello stabilimento. Inoltre durante il trattamento dei rottami di acciaio è possibile estrarre lo zinco, nonché delle scorie che vengono riutilizzate come anticorrosivo o materiale da costruzione. Vale la pena attuare un processo di riciclaggio rigoroso, che risulta essere redditizio anche alle attuali condizioni di concorrenza.
Le imprese hanno sfruttato tutte le possibilità in materia di gestione efficiente delle risorse. Non è possibile riciclare più del 100%.
Regolamentazioni e prescrizioni supplementari metterebbero a rischio un sistema economico che funziona già bene da solo
L’acciaieria Gerlafingen chiude già il ciclo dei materiali e lo fa senza che l’intervento dello Stato si renda necessario. L’iniziativa popolare federale «Per un’economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse (economia verde)» dei Verdi, sottoposta a votazione popolare il prossimo 25 settembre, ignora questa realtà e comprometterebbe un sistema che funziona. Essa chiede l’adozione di regolamentazioni più radicali affinché l’economia svizzera riduca di oltre due terzi il suo attuale consumo di risorse entro il 2050. I suoi autori ignorano che le imprese attuano già largamente le misure di efficienza in materia di gestione delle risorse, come mostra l’esempio dell’acciaieria Gerlafingen. Non è possibile riciclare più del 100%.
In caso di accettazione dell’iniziativa dei Verdi i cicli delle risorse che hanno finora funzionato bene negli ultimi decenni saranno rimessi in gioco.
L’accettazione dell’iniziativa indebolirebbe considerevolmente la Svizzera in quanto piazza industriale e la competitività delle sue imprese. Le imprese con utilizzo intensivo di energia potrebbero veder minacciata la propria esistenza. «Con l’apprezzamento del franco svizzero sull’euro, l’acciaieria Gerlafingen è già nettamente in svantaggio rispetto alle condizioni offerte al di là dei nostri confini». Secondo Daniel Aebli, in caso d’accettazione dell’iniziativa dei Verdi e d’introduzione di nuove regolamentazioni speciali in Svizzera, si metterebbe a rischio, alla leggera, i vari cicli delle risorse, che funzionano bene da decenni. Ciò non sarebbe nell’interesse degli iniziativisti.
Il processo di produzione è presente in maniera dettagliata sulla pagina Des ferrailles à l'acier.
Trovate informazioni più approfondite sul sito www.stahl-gerlafingen.com.