Entrare nel nuovo anno con passo deciso e lungimiranza
Tra pochi giorni, diremo addio ad un anno favorevole per l’economia, intenso, appassionante e talvolta movimentato. Un alpinista lo paragonerebbe ad una scalata molto difficile. In questo contesto, è ancor più importante approfittare del passaggio al nuovo anno per rigenerarsi, fare una pausa e prepararsi ad affrontare nuove sfide. Molti temi attuali nel 2013 lo saranno anche nel 2014.
Mentre l’Europa fatica ad uscire dalla crisi economica e numerosi paesi sono ancora alle prese con un tasso di disoccupazione molto elevato, la Svizzera è riuscita a superare brillantemente momenti di difficoltà. Gli ambienti politici ed economici hanno collaborato uniti e lungimiranti per salvaguardare gli impieghi, il benessere e una piazza economica forte.
Più la cima della montagna è alta, più l’ossigeno è rarefatto e maggiormente bisogna risparmiare le forze. Questo vale anche per la Svizzera. L’anno prossimo saranno posti in votazione diversi progetti ostili all’economia: l’iniziativa dell’UDC per l’isolamento della Svizzera propone di reintrodurre la politica migratoria che non ha avuto successo nel secolo scorso. Questa iniziativa mette in pericolo l’insieme degli accordi bilaterali conclusi con l’UE e il libero accesso ad un mercato di oltre 500 milioni di consumatori. Per quanto concerne l’iniziativa sui salari minimi, essa penalizza il partenariato sociale tra i datori di lavoro e i lavoratori. Sono soprattutto i lavoratori che percepiscono salari modesti e i giovani che accedono al mercato del lavoro che ne soffriranno, due categorie di persone che essa vorrebbe invece proteggere.
Se attualmente le prospettive sono favorevoli, non bisogna perdere il senso della realtà della politica economica durante la pausa di fine anno. Su questo terreno difficile, gli ambienti politici ed economici nonché la società devono formare una forza solida e preservare la prosperità del nostro paese a lungo termine grazie a riforme mirate.
Auguriamo a tutti voi un gioioso Natale e un felice Anno nuovo!
Più la cima della montagna è alta, più l’ossigeno è rarefatto e maggiormente bisogna risparmiare le forze. Questo vale anche per la Svizzera. L’anno prossimo saranno posti in votazione diversi progetti ostili all’economia: l’iniziativa dell’UDC per l’isolamento della Svizzera propone di reintrodurre la politica migratoria che non ha avuto successo nel secolo scorso. Questa iniziativa mette in pericolo l’insieme degli accordi bilaterali conclusi con l’UE e il libero accesso ad un mercato di oltre 500 milioni di consumatori. Per quanto concerne l’iniziativa sui salari minimi, essa penalizza il partenariato sociale tra i datori di lavoro e i lavoratori. Sono soprattutto i lavoratori che percepiscono salari modesti e i giovani che accedono al mercato del lavoro che ne soffriranno, due categorie di persone che essa vorrebbe invece proteggere.
Se attualmente le prospettive sono favorevoli, non bisogna perdere il senso della realtà della politica economica durante la pausa di fine anno. Su questo terreno difficile, gli ambienti politici ed economici nonché la società devono formare una forza solida e preservare la prosperità del nostro paese a lungo termine grazie a riforme mirate.
Auguriamo a tutti voi un gioioso Natale e un felice Anno nuovo!