Dibattito finale su una riforma fiscale decisiva per la Svizzera
Le due Camere hanno entrambe discusso la riforma III dell’imposizione delle imprese. Sussistono però delle divergenze. Secondo economiesuisse, i punti seguenti sono prioritari:
•Introdurre un’imposta sull’utile dedotti gli interessi, per evitare la perdita di entrate fiscali e per offrire condizioni attrattive all’insediamento di attività di finanziamento. Secondo il Consiglio federale, questa misura è redditizia sul piano finanziario;
•Nessuna limitazione aggiuntiva del patent box. Un ulteriore limite non è necessario, limiterebbe la portata della misura nel confronto internazionale (senza "Swiss Finish");
•nessuna restrizione territoriale della promozione della ricerca e dello sviluppo, per permettere ai cantoni di battersi ad armi pari nel contesto della concorrenza internazionale (con gli Stati membri dell’UE);
•un adattamento dell’imposta sul capitale in relazione ai prestiti infragruppo, per evitare tassazioni multiple (a seguito della scomparsa del substrato fiscale) che peserebbero sulla competitività;
•l’introduzione tempestiva dell’imposta sulla stazza, misura ampiamente praticata e accettata a livello internazionale.
Se la riforma dovesse avere successo, il nostro paese rimarrebbe nel plotone di testa mondiale delle piazze economiche. Questo non favorirebbe soltanto le imprese, piccole e grandi, ma anche i loro dipendenti. Infine, di questo approfitterebbero anche le finanze pubbliche, con il man-tenimento del substrato fiscale delle imprese e la creazione di un potenziale di crescita supplementare.
Un fallimento della riforma non sarebbe una soluzione, esso moltiplicherebbe i problemi. I danni economici sarebbero immensi e le perdite di entrate fiscali si calcolerebbero in miliardi. Per quanto riguarda l’imposta sull’utile, entrate fiscali per la somma di 5,3 miliardi sarebbero minaccia-te. Come dimostrato in uno studio recente, bisognerebbe aggiungervi miliardi di perdite per quanto riguarda l’imposta sul reddito e le imposte indirette (KPMG Swiss tax Report 2016). I Cantoni sarebbero costretti ad agire, senza gli strumenti e le risorse necessarie. La perequazione finanziaria minaccerebbe fortemente la coesione nazionale. In tali condizioni, rifiutare la riforma sarebbe irresponsabile.
Troverete la posizione dettagliata di economiesuisse nelle precedenti pubblicazioni su questo tema.