Min­der: oc­ca­sio­ne persa per una so­lu­zio­ne ra­pi­da

Anche se è stata ela­bo­ra­ta una so­lu­zio­ne a li­vel­lo di legge che ri­pren­de l’80% delle esi­gen­ze della sua ini­zia­ti­va, Tho­mas Min­der non in­ten­de ri­ti­ra­re il suo pro­get­to. Pec­ca­to! Con que­sta de­ci­sio­ne, egli ri­tar­da l’a­do­zio­ne di una so­lu­zio­ne prag­ma­ti­ca. Il po­po­lo avrà tut­ta­via l’ul­ti­ma pa­ro­la. Per l’e­co­no­mia l’i­ni­zia­ti­va, con le sue 24 di­spo­si­zio­ni e di­vie­ti co­sti­tu­zio­na­li ri­gi­di, va trop­po lon­ta­no. Essa im­po­ne oneri bu­ro­cra­ti­ci alle im­pre­se e dota la Sviz­ze­ra di un di­rit­to della so­cie­tà ano­ni­ma tra i più se­ve­ri al mondo. Per que­sto mo­ti­vo, l’i­ni­zia­ti­va nuoce alla piaz­za eco­no­mi­ca e mette in pe­ri­co­lo i posti di la­vo­ro.

​E’ in­con­te­sta­to che per quan­to con­cer­ne la po­li­ti­ca di re­tri­bu­zio­ne delle im­pre­se oc­cor­ra­no delle mi­su­re. Per que­sto il Par­la­men­to ha adot­ta­to un con­tro­pro­get­to in­di­ret­to a li­vel­lo della legge. Que­st’ul­ti­mo raf­for­za i di­rit­ti degli azio­ni­sti quali pro­prie­ta­ri del­l’im­pre­sa, e può, con­tra­ria­men­te al­l’i­ni­zia­ti­va, es­se­re messo ra­pi­da­men­te in vi­go­re. Gli azio­ni­sti pos­so­no de­ci­de­re essi stes­si di vie­ta­re re­tri­bu­zio­ni ri­te­nu­te ec­ces­si­ve. In ef­fet­ti, que­sto pro­get­to pre­ve­de che gli azio­ni­sti si pro­nun­ci­no, in oc­ca­sio­ne del­l’As­sem­blea ge­ne­ra­le, sulle re­tri­bu­zio­ni ver­sa­te ai mem­bri del Con­si­glio d’am­mi­ni­stra­zio­ne, del Con­si­glio con­sul­ti­vo e della Di­re­zio­ne. Essi pos­so­no pure de­ci­de­re se il voto sulla re­tri­bu­zio­ne dei mem­bri della Di­re­zio­ne abbia un va­lo­re vin­co­lan­te o sem­pli­ce­men­te con­sul­ti­vo. Pos­so­no dun­que par­te­ci­pa­re li­be­ra­men­te alle de­ci­sio­ni, senza li­mi­ta­re la li­ber­tà d’im­pre­sa.

Tut­ta­via, il con­tro­pro­get­to in­di­ret­to en­tre­reb­be in vi­go­re sol­tan­to se l’i­ni­zia­ti­va “con­tro le re­tri­bu­zio­ni abu­si­ve” fosse re­spin­ta. Nel­l’in­te­res­se del­l’oc­cu­pa­zio­ne e del be­nes­se­re del no­stro paese l’e­co­no­mia, con una vasta al­lean­za di par­ti­ti bor­ghe­si, com­bat­te­rà que­sta dan­no­sa ini­zia­ti­va.