Legge sui cartelli: primi passi importanti in vista della revisione
La legge sui cartelli ha il compito di rafforzare la concorrenza. Perfino in un’economia di mercato libera, alcuni comportamenti nuocciono alla concorrenza, causando prezzi eccessivi e una mancanza di innovazione. Al centro del problema figurano in particolare gli accordi illeciti e l’abuso di potere di mercato. In simili casi, il diritto dei cartelli permette di intervenire.
Le relazioni tra le autorità e le imprese sono al centro di un diritto della concorrenza efficiente. Questo nell’interesse della certezza del diritto, della prevedibilità, dell’equità e di una protezione giuridica mirata. La nostra legge sui cartelli (LCart) non è più così giovane. È quindi necessaria una trasformazione profonda. Il Consiglio federale non intende procedere a questa importante trasformazione in una sola tappa, dal momento che ha sottoposto al Parlamento una modesta revisione che riprende proposte ampiamente incontestate della revisione della LCart fallita nel 2014 e attua tre importanti interventi del Parlamento (mozioni Fournier 16.4094, Français 18.4282 e Wicki 21.4189). Parallelamente, ha costituito un gruppo di esperti incaricato di presentare entro la fine dell'anno proposte per l'adeguamento delle istituzioni che applicano la legge sui cartelli.
INCONTESTATA LA NECESSITÀ DI UNA REVISIONE
economiesuisse è lieta di costatare che le cose si stanno muovendo nel dossier della legge sui cartelli. La Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio degli Stati condivide questo parere e conferma la necessità di una revisione. Durante la sua seduta di venerdì scorso, essa ha deciso – dopo aver proceduto ad ampie consultazioni – di entrare in materia sul progetto del Consiglio federale. Secondo gli ambienti economici, il progetto attualmente discusso in Parlamento è già sulla buona strada. La Commissione ritiene che si tratti di un progetto valido. Alcuni adattamenti sono importanti su taluni punti, in particolare un’adozione più chiara delle mozioni Français e Wicki, nonché l’introduzione di una Compliance Defense.
La Commissione ha preso atto dei lavori in corso in seno all’amministrazione in vista di una riforma istituzionale. Essa ritiene che quest’ultima non dovrebbe ritardare le deliberazioni della presente revisione parziale. Secondo gli ambienti economici resta però essenziale non perdere di vista l’importante revisione delle istituzioni e soprattutto i legami tra i due dossier. La commissione dovrebbe avviare le deliberazioni di dettaglio durante la sua seduta del prossimo ottobre.