Riforme dell’AI e dell’AVS: necessario un freno all’indebitamento
Un’iniziativa parlamentare chiede la rapida introduzione di un meccanismo di freno all’indebitamento nell’AVS. Se è lecito rallegrarsi di questo testo, bisogna fermamente combattere la tendenza all’allentamento degli sforzi di risanamento dell’AI.
Nell’ambito del secondo pacchetto della 6a revisione dell’AI (revisione 6b), il Consiglio nazionale ha perso di vista l’obiettivo fondamentale, ossia il risanamento finanziario dell’istituzione. Durante la sessione invernale, esso ha infatti adottato un progetto che non prevede per così dire più alcun risparmio. La commissione della Camera alta (CSSS-S) vi ha appena dato seguito. In altre parole, si tratta di abbandonare delle misure di risanamento tuttavia indispensabili per ristabilire l’equilibrio finanziario dell’AI, attualmente indebitata in ragione di 15 miliardi di franchi. Il progetto così rivisto al ribasso minaccia il risanamento dell’AI entro i termini promessi al popolo in occasione della votazione sull’aumento dell’IVA a favore dell’AI. Senza questo finanziamento aggiuntivo proveniente dall’IVA e la presa a carico degli interessi passivi da parte della Confederazione, l’AI continuerebbe ad accusare un deficit di oltre 500 milioni di franchi all’anno.
Al termine del finanziamento aggiuntivo, vale a dire a partire dal 2018, l’AI dovrebbe disporre di una base finanziaria solida e rimborsare i suoi debiti presso l’AVS. Un risanamento rigoroso s’impone con urgenza. Spetta al Consiglio degli Stati porre le giuste basi in modo da riportare la revisione dell’AI sulla via del risanamento durante la sessione primaverile. Il risanamento coerente dell’AI è ancora più urgente poiché l’AVS, la cui situazione finanziaria continua a deteriorarsi, avrà ben presto bisogno essa stessa dei fondi. L’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) prevede infatti che a partire dal 2013 i contributi salariali e i contributi della Confederazione non copriranno più le rendite in corso e che il risultato di ripartizione rischia di essere negativo già quest’anno. Se le finanze dell’AVS continueranno a registrare eccedenze ancora per qualche anno, questo sarà unicamente grazie ai redditi generati dagli investimenti.
I partiti borghesi hanno preso atto di questo pericolo e hanno inoltrato un’iniziativa parlamentare che chiede l’introduzione anticipata di un freno all’indebitamento nell’AVS. La CSSS-S ha approvato questa iniziativa e l’ha trasmessa al suo omologo del Consiglio nazionale. economiesuisse condivide la proposta, ritenendo che essa costituisca una base essenziale per garantire la sostenibilità a lungo termine dell’AVS. Fondamento di una politica finanziaria sostenibile, il freno all’indebitamento è ampiamente riconosciuto a livello internazionale e si presta così perfettamente come strumento di garanzia per le principali assicurazioni sociali. La montagna di debiti accumulata dall’AI nel corso degli ultimi anni mostra ciò che può succedere quando un simile meccanismo è lacunoso. Bisogna ad ogni costo evitare la stessa situazione nell’AVS. Per questo motivo s’impone l’introduzione rapida di un freno all’indebitamento.
Al termine del finanziamento aggiuntivo, vale a dire a partire dal 2018, l’AI dovrebbe disporre di una base finanziaria solida e rimborsare i suoi debiti presso l’AVS. Un risanamento rigoroso s’impone con urgenza. Spetta al Consiglio degli Stati porre le giuste basi in modo da riportare la revisione dell’AI sulla via del risanamento durante la sessione primaverile. Il risanamento coerente dell’AI è ancora più urgente poiché l’AVS, la cui situazione finanziaria continua a deteriorarsi, avrà ben presto bisogno essa stessa dei fondi. L’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) prevede infatti che a partire dal 2013 i contributi salariali e i contributi della Confederazione non copriranno più le rendite in corso e che il risultato di ripartizione rischia di essere negativo già quest’anno. Se le finanze dell’AVS continueranno a registrare eccedenze ancora per qualche anno, questo sarà unicamente grazie ai redditi generati dagli investimenti.
I partiti borghesi hanno preso atto di questo pericolo e hanno inoltrato un’iniziativa parlamentare che chiede l’introduzione anticipata di un freno all’indebitamento nell’AVS. La CSSS-S ha approvato questa iniziativa e l’ha trasmessa al suo omologo del Consiglio nazionale. economiesuisse condivide la proposta, ritenendo che essa costituisca una base essenziale per garantire la sostenibilità a lungo termine dell’AVS. Fondamento di una politica finanziaria sostenibile, il freno all’indebitamento è ampiamente riconosciuto a livello internazionale e si presta così perfettamente come strumento di garanzia per le principali assicurazioni sociali. La montagna di debiti accumulata dall’AI nel corso degli ultimi anni mostra ciò che può succedere quando un simile meccanismo è lacunoso. Bisogna ad ogni costo evitare la stessa situazione nell’AVS. Per questo motivo s’impone l’introduzione rapida di un freno all’indebitamento.