Pro­te­zio­ni­smo agra­rio: più dan­no­so di quan­to si im­ma­gi­ni

L’a­gri­col­tu­ra sviz­ze­ra mo­stra an­co­ra un netto po­ten­zia­le di mi­glio­ra­men­to in ma­te­ria di com­pe­ti­ti­vi­tà. Que­sta è la con­clu­sio­ne alla quale è giun­to l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­l’a­gri­col­tu­ra (UFAG) in tre studi. La pro­du­zio­ne agri­co­la è poco ef­fi­ca­ce a causa del­l'al­to grado di pro­te­zio­ne del set­to­re. I prez­zi ele­va­ti dei pro­dot­ti agri­co­li in­ci­do­no pa­rec­chio sui con­su­ma­to­ri.
​An­co­ra oggi, oltre la metà del red­di­to lordo del­l’a­gri­col­tu­ra sviz­ze­ra de­ri­va dalla pro­te­zio­ne (alle fron­tie­re) e dal so­ste­gno po­li­ti­co di­ret­to (prin­ci­pal­men­te pa­ga­men­ti di­ret­ti). Il pro­ble­ma è che la pro­te­zio­ne del­l’a­gri­col­tu­ra è fonte d’i­nef­fi­cien­za. Nel suo co­mu­ni­ca­to stam­pa, l’U­FAG in­di­ca che sa­reb­be pos­si­bi­le ri­dur­re i costi di pro­du­zio­ne al­l’ac­qui­sto non­ché a li­vel­lo del­l’or­ga­niz­za­zio­ne delle azien­de agri­co­le. Sono ap­par­se gran­di dif­fe­ren­ze ri­spet­to alla con­cor­ren­za in­ter­na­zio­na­le, in par­ti­co­la­re per quan­to con­cer­ne i mac­chi­na­ri e le co­stru­zio­ni. Ciò non sor­pren­de af­fat­to in un con­te­sto che pro­muo­ve gli in­ve­sti­men­ti di­ret­ti (at­tra­ver­so le sov­ven­zio­ni e i cre­di­ti a con­di­zio­ni pri­vi­le­gia­te) e in­di­ret­te (tra l’al­tro me­dian­te in­ci­ta­men­ti fi­sca­li, pri­vi­le­gi in ma­te­ria di pia­ni­fi­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio). Dal mo­men­to che due ca­lo­rie di ener­gia de­vo­no es­se­re im­por­ta­te per ogni ca­lo­ria pro­dot­ta, una gran parte del­l’a­gri­col­tu­ra sviz­ze­ra è molto di­stan­te da una pro­du­zio­ne ef­fi­ca­ce e non è pron­ta ad af­fron­ta­re la con­cor­ren­za.

I costi delle der­ra­te ali­men­ta­ri pe­sa­no sul bud­get delle fa­mi­glie
La pro­te­zio­ne agri­co­la e i prez­zi ele­va­ti dei pro­dot­ti agri­co­li pe­sa­no con­si­de­re­vol­men­te sul bud­get dei con­su­ma­to­ri. Il rap­por­to sulla ri­par­ti­zio­ne delle ric­chez­ze pre­sen­ta­to dal Con­si­glio fe­de­ra­le a fine ago­sto mo­stra che il pro­te­zio­ni­smo agri­co­lo nuoce mag­gior­men­te ai con­su­ma­to­ri el­ve­ti­ci di quan­to ge­ne­ral­men­te sup­po­sto. Gli abi­tan­ti della Sviz­ze­ra de­sti­na­no il 12,1% del to­ta­le delle loro spese di con­su­mo alle der­ra­te ali­men­ta­ri e alle be­van­de non al­co­li­che. A ciò va ag­giun­to che le spese le­ga­te ai pasti as­sun­ti fuori casa au­men­ta­no co­stan­te­men­te. Il Con­si­glio fe­de­ra­le ha inol­tre no­ta­to che le spese ne­ces­sa­rie per co­pri­re i bi­so­gni ma­te­ria­li ele­men­ta­ri gra­va­no in mi­su­ra su­pe­rio­re alla media il bud­get delle fa­mi­glie meno agia­te: le spese per il vitto e l’al­log­gio (esclu­si i mo­bi­li) rap­pre­sen­ta­va­no quasi la metà del to­ta­le delle spese di con­su­mo nel pe­rio­do dal 2009 al 2011 (48,8%).

La pro­te­zio­ne alle fron­tie­re e il so­ste­gno alla pro­du­zio­ne di cui be­ne­fi­cia l’a­gri­col­tu­ra sviz­ze­ra pro­vo­ca­no una man­can­za d’ef­fi­cien­za a li­vel­lo della pro­du­zio­ne e prez­zi ele­va­ti per i pro­dot­ti agri­co­li che toc­ca­no i con­su­ma­to­ri più du­ra­men­te di quan­to ge­ne­ral­men­te am­mes­so. È dun­que molto im­por­tan­te mi­glio­ra­re la pro­dut­ti­vi­tà e ri­dur­re il pro­te­zio­ni­smo: per il red­di­to degli agri­col­to­ri, i con­su­ma­to­ri e la si­cu­rez­za ali­men­ta­re della Sviz­ze­ra.