Kreml in Russland

La po­si­zio­ne del­l’e­co­no­mia sulle san­zio­ni nei con­fron­ti della Rus­sia

​Con­tra­ria­men­te a quan­to af­fer­ma la Sonn­tagsZei­tung del 3 ago­sto 2014, eco­no­mie­suis­se non si è espres­sa a fa­vo­re delle san­zio­ni nei con­fron­ti della Rus­sia.

La po­si­zio­ne di eco­no­mie­suis­se si ar­ti­co­la su quat­tro punti prin­ci­pa­li:

L’a­do­zio­ne di san­zio­ni eco­no­mi­che è una com­pe­ten­za delle au­to­ri­tà po­li­ti­che. A lungo ter­mi­ne, l’ap­pli­ca­zio­ne del di­rit­to in­ter­na­zio­na­le è anche nel­l’in­te­res­se del­l’e­co­no­mia.

La Rus­sia è im­por­tan­te per l’e­co­no­mia este­ra sviz­ze­ra, ma non esi­sten­zia­le.

La Sviz­ze­ra deve ve­glia­re af­fin­ché la sua piaz­za eco­no­mi­ca non serva ad ag­gi­ra­re delle san­zio­ni.

Da parte sua la Sviz­ze­ra non deve for­ni­re ma­te­ria­le bel­li­co alla Rus­sia o al­l’U­crai­na.

Le san­zio­ni eco­no­mi­che rap­pre­sen­ta­no una forte re­stri­zio­ne della li­ber­tà eco­no­mi­ca. Per­tan­to, le con­si­de­ra­zio­ni po­li­ti­che sono de­ci­si­ve – anche nel caso del con­flit­to in Ucrai­na. Spet­ta dun­que in primo luogo al go­ver­no va­lu­ta­re i van­tag­gi e gli in­con­ve­nien­ti di si­mi­li san­zio­ni. Le espor­ta­zio­ni sviz­ze­re de­sti­na­te alla Rus­sia rap­pre­sen­ta­no l’1,5% circa delle espor­ta­zio­ni to­ta­li della Sviz­ze­ra. Il mer­ca­to russo è im­por­tan­te per l’in­sie­me del­l’e­co­no­mia, ma non è esi­sten­zia­le. La mag­gior parte dei beni sviz­ze­ri espor­ta­ti verso la Rus­sia non sono og­get­to di san­zio­ni in­ter­na­zio­na­li. Le im­pre­se in­te­res­sa­te da san­zio­ni po­treb­be­ro ten­ta­re di ge­sti­re la loro at­ti­vi­tà at­tra­ver­so un paese terzo. Ora, in real­tà, un si­mi­le stra­ta­gem­ma non co­sti­tui­sce un’op­zio­ne seria per delle im­pre­se at­ti­ve a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le. Gli Stati che hanno adot­ta­to delle san­zio­ni eco­no­mi­che pos­so­no con­trol­la­re il loro ri­spet­to di­ret­ta­men­te pres­so le im­pre­se in­ter­na­zio­na­li e le loro suc­cur­sa­li. In ogni caso, la Sviz­ze­ra deve ve­glia­re af­fin­ché la sua piaz­za eco­no­mi­ca non serva ad ag­gi­ra­re delle san­zio­ni. La Sviz­ze­ra ha vie­ta­to le espor­ta­zio­ni di ma­te­ria­le bel­li­co verso la Rus­sia e l’U­crai­na a par­ti­re dalla pri­ma­ve­ra 2014.