Heinz Karrer und Monika Rühl mit ihren Badetüchern

Di­ver­se azio­ni hanno co­lo­ra­to la Sviz­ze­ra il 1° di ago­sto per un chia­ro NO al­l’i­ni­zia­ti­va con­tro gli Ac­cor­di bi­la­te­ra­li.

Ri­tor­na il pe­rio­do per fe­steg­gia­re l’an­ni­ver­sa­rio del no­stro Paese. Un mo­men­to idea­le per fer­mar­si a ri­flet­te­re e (ri)pren­de­re co­scien­za di ciò che con­trad­di­stin­gue la no­stra Na­zio­ne. Per aper­ta+so­vra­na, l’al­lean­za per una po­li­ti­ca eu­ro­pea co­strut­ti­va, il caso è chia­ro. L’a­per­tu­ra, una buona rete in­ter­na­zio­na­le, la di­ver­si­tà e i par­te­na­ria­ti con i Paesi vi­ci­ni hanno reso forte la Sviz­ze­ra con­tri­buen­do al suo suc­ces­so. Si deve con­ti­nua­re su que­sta via. Con di­ver­se azio­ni a li­vel­lo na­zio­na­le, gli esclu­si­vi asciu­ga­ma­ni di aper­ta+so­vra­na nella Sviz­ze­ra in­ter­na e i di­ver­ten­ti pal­lo­ni da mare del­l’al­len­za in Ti­ci­no, ci si vuole im­pe­gna­re per rag­giun­ge­re que­sto obiet­ti­vo.

La Sviz­ze­ra è riu­sci­ta a di­ven­ta­re un at­to­re forte e af­fi­da­bi­le sulla scena in­ter­na­zio­na­le, al cen­tro stes­so del­l’Eu­ro­pa, ma senza ade­ri­re al­l’UE. La con­clu­sio­ne di nu­me­ro­si ac­cor­di bi­la­te­ra­li che re­go­la­no la coo­pe­ra­zio­ne tran­sfron­ta­lie­ra con i Paesi eu­ro­pei in di­ver­si set­to­ri (ad es. com­mer­cio, at­tra­ver­sa­men­to delle fron­tie­re, tra­spor­ti aerei e ter­re­stri, ri­cer­ca e for­ma­zio­ne) ha am­pia­men­te con­tri­bui­to a que­sto suc­ces­so. Tut­ta­via, la con­ti­nua­zio­ne di que­sto per­cor­so di suc­ces­so non è una cosa scon­ta­ta e viene ri­pe­tu­ta­men­te messa in di­scus­sio­ne da vari am­bien­ti po­li­ti­ci. Per que­sto, dal 2015, il mo­vi­men­to aper­ta+so­vra­na si im­pe­gna at­ti­va­men­te a fa­vo­re di una po­li­ti­ca co­strut­ti­va e degli ac­cor­di bi­la­te­ra­li. Ini­zial­men­te lan­cia­ta da as­so­cia­zio­ni eco­no­mi­che, l'i­ni­zia­ti­va è oggi so­ste­nu­ta da circa 70 or­ga­niz­za­zio­ni del mondo eco­no­mi­co, po­li­ti­co e so­cia­le e da mi­glia­ia di per­so­ne di tutta la Sviz­ze­ra.

Esclu­si­vi pal­lo­ni da mare in Ti­ci­no

Dopo l’am­pio suc­ces­so del­l’a­zio­ne delle ban­die­re di aper­ta+so­vra­na nel 2019, il team della cam­pa­gna in Ti­ci­no ha di­stri­bui­to que­st’an­no un re­ga­lo spe­cia­le ai so­ste­ni­to­ri. Per lan­cia­re an­co­ra una volta un chia­ro se­gna­le per la di­ver­si­tà e l'a­per­tu­ra del no­stro Paese e con­tro le ten­den­ze iso­la­zio­ni­ste, sono stati pro­dot­ti in oc­ca­sio­ne della festa na­zio­na­le esclu­si­vi pal­lo­ni da mare. 

L’i­ni­zia­ti­va con­tro gli Ac­cor­di bi­la­te­ra­li si­gni­fi­ca la fine della via bi­la­te­ra­le

Le di­ver­se azio­ni di aper­ta+so­vra­na fun­go­no da se­gna­le d’op­po­si­zio­ne al­l’i­ni­zia­ti­va con­tro gli Ac­cor­di bi­la­te­ra­li, che sarà posta in vo­ta­zio­ne il pros­si­mo 27 set­tem­bre. Que­sta ini­zia­ti­va in­ten­de porre fine alla li­be­ra cir­co­la­zio­ne delle per­so­ne con gli Stati mem­bri del­l’UE e del­l’AELS. A se­gui­to della clau­so­la ghi­gliot­ti­na, ca­dreb­be­ro au­to­ma­ti­ca­men­te tutti gli altri Ac­cor­di bi­la­te­ra­li I. Gli au­to­ri del­l’i­ni­zia­ti­va com­pro­met­to­no così la via bi­la­te­ra­le di suc­ces­so della Sviz­ze­ra. E senza al­cu­na pro­spet­ti­va di un’al­ter­na­ti­va mi­glio­re. Così fa­cen­do, pri­va­no la Sviz­ze­ra di im­por­tan­ti op­zio­ni e li­mi­ta­no la no­stra li­ber­tà e so­vra­ni­tà. Ciò è ir­re­spon­sa­bi­le, so­prat­tut­to in que­sti tempi dif­fi­ci­li do­vu­ti alla pan­de­mia di co­ro­na­vi­rus.

Uni­te­vi al mo­vi­men­to e di­ven­ta­te mem­bri del­l’al­lean­za

Uni­te­vi a noi e aiu­ta­te­ci a dif­fon­de­re que­sto mes­sag­gio: la Sviz­ze­ra non è solo rossa e bian­ca – è co­lo­ra­ta, aper­ta, in­no­va­ti­va, forte e ben in­ter­con­nes­sa!

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